Forte dei Marmi, in Versilia, è una località turistica esclusiva, icona di eleganza, lusso, con una massiccia presenza di élite russofone note per non badare a spese. Un terreno di caccia ideale per quelle escort d’alto bordo che per la loro attività da svolgere con discrezione, e non esente da rischi, puntano su un’utenza selezionata. L’omicidio di una prostituta sudamericana in una villetta del Forte è l’epicentro del giallo “Il bandolo della matassa” (NeP edizioni 2017, 108 p.) del giornalista e scrittore Maurizio Persiani che segna la sua dodicesima collaborazione con la casa editrice fondata da Alessandro Cocco e Milena Palumbo. Ringraziamo la casa editrice per l’omaggio cartaceo.
Di Maurizio Persiani abbiamo recensito anche “Una notte di primavera”.
Trama di Il bandolo della matassa
L’abbiccì investigativo insegna che per risolvere un crimine occorre individuare il movente, l’arma del delitto e la cosiddetta opportunità, cioè la presenza spaziotemporale del sospettato in prossimità della vittima. Ma il caso De Souza, questo il nome della prostituta trovata esanime nella sua abitazione, parte con il piede sbagliato tanto che al commissario Fosco Reggiani non resta che arrendersi all’archiviazione. Un danno d’immagine per le autorità locali. Un colpo basso all’amor proprio, perché il Reggiani ama vincere le sue battaglie:
“Che cos’era sfuggito alla sua osservazione, quale elemento importante aveva sottovalutato? Più si poneva domande e meno arrivava ad una conclusione. Era sconcertato: per la prima volta nella sua attività di poliziotto non riusciva ad afferrare il senso di quanto era successo”
Gli appigli su cui lavorare sono blandi. Segni di effrazione nessuno. Esclusa la rapina, l’ipotesi del gesto rabbioso di un cliente insoddisfatto o di un tossico non regge. Indagini minuziose ricostruiscono i trascorsi della vittima che si era affermata come escort di lusso grazie alla mediazione di alcuni concierge. Procacciare clienti alle donne di piacere è un illecito su cui le autorità di solito chiudono un occhio, perché i portieri degli hotel, in gergo “ruffiani a pagamento”, sono una miniera di informazioni. Quanto ai sospettati ce n’è uno solo: l’ultimo ad aver avuto contatti con la donna. È un imprenditore, alcune pendenze con la giustizia e un alibi di ferro.
A dare il primo contributo all’inchiesta che sembra arenata in una secca ci pensa l’agente Eliana Potenza. Grazie al suo sguardo femminile inizia a battere una pista molto promettente partendo da un particolare sfuggito ai colleghi maschi. Ma il gioco si fa pesante quando una misteriosa mano assassina prende di mira il commissario e la sua squadra. Per fortuna il Reggiani può contare sull’appoggio del capitano della Benemerita Carlo Bergamo, benché impegnato a risolvere nella sua zona operativa il duplice omicidio di un politico e della sua presunta amante. Una bella gatta da pelare anche questa, perché è quasi impossibile indagare con discrezione su faccende così ghiotte per la stampa. E se i fatti criminosi fossero collegati?
Recensione
Funziona alla grande, quasi a smentire la storica rivalità tra l’Arma e la Polizia, la coppia formata dal commissario Fosco Reggiani e dall’ufficiale dei carabinieri Carlo Bergamo. Uno è determinato, l’altro coraggioso. Basata sul rispetto e sulla stima reciproca, la loro amicizia è nata proprio durante un’operazione congiunta contro una banda di sequestratori in Lucchesia.
“Il bandolo della matassa” propone una vicenda articolata, ricca di colpi di scena che ha i toni amari, sofferti, spietati della vita vera: l’autore si ispira sempre a fatti realmente accaduti. L’atmosfera estiva fortemarmina viene ricostruita in modo credibile da chi la conosce da sempre (ci mancano solo le focaccine di Valè). Troviamo spiagge, passeggiate sul lungomare, alberghi, gelatai, locali alla buona per un cacciucco alla livornese. E lo scampanellio delle biciclette, che a Forte dei Marmi sono un must. E questo sfondo vacanziero fa emergere per contrasto la drammaticità di un disegno dove tragedie personali, vizi, avidità incrociano la strada della criminalità organizzata.