“Il casellante” – Andrea Camilleri


Voto: 5 stelle / 5

“Il casellante” è un libro di Andrea Camilleri pubblicato da Sellerio nel 2008. Insieme a “Maruzza Musumeci” e “Il sonaglio” appartiene alla Trilogia della metamorfosi.

Ho letto questo libro perché scelto per il mese di luglio dal gruppo di lettura Equilibro. Di Andrea Camilleri Amantideilibri.it ha recensito anche “Il birraio di Preston”.

Trama de Il casellante

Siamo in Sicilia negli anni Quaranta, tra Vigata e Castelvetrano. Al tempo, il percorso delle ferrovie era monitorato e manutenuto da un casellante, specie ai passaggi a livello o ai bivi.

Nino e la moglie Minica vanno a vivere nel casello e desiderano avere un figlio.

Sono gli anni della seconda guerra mondiale, in pieno fascismo, e tutto può accadere. Nel bene e nel male.

Recensione

Al primo impatto, il sìculo è stato per me un ostacolo abbastanza inibitorio. La prima ventina di pagine, nonostante il piglio quasi tragicomico, è passata lenta come se fosse stata in una lingua straniera.

Poi mi sono lasciata andare in una full immersion che mi ha permesso di andare oltre le difficoltà; il mio cervello si è abituato, ha imparato a selezionare, scartare, plasmarsi. La comprensione è stata più fluida. E lì la storia ha ingranato verso destinazioni inaspettate, addentrandosi anche in un tema delicato e soggettivo come la maternità.

Così mi sono ritrovata a ringraziare il filtro della lingua. Le situazioni descritte, di violenza gratuita e intima disperazione, sono così crude e profonde che il velo attraverso cui le ho viste mi ha aiutato a non bloccarmi.

“Il casellante” è un libro struggente, inatteso. I suoi personaggi a volte sono delle macchiette, altre inestirpabili archetipi dell’umanità. Proviamo una profonda commozione per la coppia protagonista e anche per la semplicità e l’impotenza di Nino.

Seppur breve, è un libro dall’eco lunga, che richiede metabolizzazione una volta finito.

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