“La canzone di Shannara” – Terry Brooks


Voto: / 5

“La Canzone di Shannara” è l’ultimo libro della trilogia “Le cronache di Shannara”, scritto da Terry Brooks nel 1985, composto da 478 pagine e appartenente al genere fantasy. Della trilogia abbiamo recensito “La spada di Shannara” e “Le pietre magiche di Shannara


la-canzone-di-shannara-copertinaTrama di La canzone di Shannara

Sono passati vent’anni da quando Wil Ohmsford venne convinto da Allanon ad accompagnare Amberle alla ricerca del Fuoco di Sangue per salvare l’Eterea. Nel frattempo si è sposato con Eretria e hanno avuto due figli, che hanno ereditato dal padre la magia elfa: in loro si mostra tramite una canzone; Brin, la grande con il suo canto può creare e modificare le secondo, mentre suo fratella Jair può solo produrre delle illusioni. Quando i loro genitori si apprestano a partire per il sud per curare le persone povere, i due ragazzi ricevono la visita di Allanon: le quattro terre hanno bisogno di nuovo di essere salvate da un Ohmsford e sarà Brin a doverlo accompagnare, insieme al loro amico Rone Leah. Jair dovrà restare a casa per spiegare dov’è andata sua sorella quando torneranno i genitori. Ma c’è qualcuno sulle loro tracce e Jair dovrà raggiungere sua sorella per salvarla…

Recensione

Dei tre libri letti di Brooks, questo è quello che mi è piaciuto di più. Come sempre, lo stile di scrittura è un po’ pesante e talvolta ripetitivo, e il finale ho preferito quello de “Le Pietre Magiche di Shannara”, ma nel complesso come storia mi è piaciuta di più questa. Anche qui la narrazione si sposta tra due storie, ma rispetto al libro precedente sono entrambe belle, avventurose, volte verso il raggiungimento di un obiettivo (nello scorso romanzo una delle due era solo per temporeggiare). I personaggi sono come al solito ben costruiti, la storia si faceva leggere in modo più scorrevole rispetto alle precedenti. Sto comunque pensando di leggere i successivi, ma per un senso di completezza della storia e nella speranza che si alleggeriscano andando avanti nella narrazione.

A chi piace il fantasy lo consiglio, ma deve sapere che andrà incontro ad una narrazione non propriamente leggera.

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