“La cucina pescarese nel tempo” – Licio Di Biase


Voto: 4 stelle / 5

“La cucina pescarese nel tempo” di Licio Di Biase documenta le consuetudini culinarie ed enogastronomiche di Pescara e Castellamare (inglobata a Pescara nel 1927). È stato pubblicato da Tabula Fati all’inizio del 2023. Ringraziamo l’autore per la copia cartacea ricevuta in omaggio.

Di Licio Di Biase abbiamo recensito anche “Il mio Flaiano. Un satiro malinconico“ e “Fronte del cuore“.

Trama di La cucina pescarese nel tempo

“La cucina pescarese nel tempo” raccoglie considerazioni dell’autore, articoli di giornali e scritti di testimoni del luogo e viaggiatori stranieri, che dal Millecinquecento agli anni Cinquanta fotografano le abitudini di un’area più composita di quello che si può pensare.

Il vino e l’olio per la collina, il capitone per Borgo Marino Nord, le contaminazioni romagnole o marchigiane per l’area della piazzaforte, abbattuta dopo l’Unità d’Italia… Per chi crede di conoscere Pescara si trovano informazioni inaspettate.

Recensione

Lo stile di Licio Di Biase è prevalentemente documentaristico. Ma attenzione: il suo istinto archivistico non produce un album di ricordi fine a sé stesso, bensì converge in una panoramica chiara e a tratti affabulatrice.

L’autore riprende la ripartizione del capoluogo adriatico da lui effettuata ne “La grande storia. Pescara e Castellamare dalle origini al XX secolo” (2010) e propone cinque luoghi identitari, riassumendoli con brevi scorci e documenti storici e poi raccontandoli dal punto di vista culinario.

La lettura è scorrevole e interessante, coinvolgente per chi ama l’adesione alle fonti. Inevitabile e interessante il capitolo sugli scritti di Gabriele d’Annunzio, che racconta per esempio le sue rievocazioni culinarie nei rapporti epistolari o il battesimo dei famosi dolci D’Amico (il Parrozzo, il Senzanome…).

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