“New and selected poems” – Mary Oliver


Voto: 5 stelle / 5

Ci sono autori che si incontrano per caso e si lasciano amare con stupore e semplicità.
E´ il caso di Mary Oliver, scomparsa nel 2019 ma incontrata per la prima volta leggendo il romanzo “Violeta” di Isabel Allende.

I versi riportati all’inizio delle “New and selected poems”, silloge vincitrice del National Book Award nel 1992, costringono ad avvicinarsi alla scoperta di questa poetessa statunitense. Purtroppo sono poche sono le traduzioni in italiano delle sue opere.
Avvicinandosi alla poesia di Mary Oliver si ha la sensazione di trovarsi accanto all´erba come fazzoletto di Dio di Walt Wilthman, in una serie di immagini tratte dal mondo e dalla vita quotidiana.

Cos’è New and selected poems

Tutte le sfumature del creato, anche le più semplici apparentemente sono lo spunto per una riflessione interiore: il volo di alcune oche selvatiche é un invito ad ascoltare il proprio io, a perdonarsi i propri difetti, scrollandosi di dosso l´apatia per andare a cercarsi il proprio posto nel mondo.

Le oche selvatiche.

Non devi essere buono.
Non devi camminare sulle ginocchia
Per centinaia di miglia nel deserto, pentendoti.
Devi solo lasciare che il delicato animale del tuo corpo
ami ciò che ama.
Parlami della disperazione, la tua, e io di parlerò della mia.
Intanto il mondo va avanti.
Intanto il sole e i luminosi sassolini della pioggia
Si stanno spostando attraverso il paesaggio,
sopra le praterie e gli alberi profondi,
le montagne e i fiumi.
Intanto le oche selvatiche, alte nella pulita aria blu,
si stanno ancora dirigendo verso casa .
Chiunque tu sia, non importa quanto tu sia solo,
il mondo si offre alla tua immaginazione,
ti chiama come le oche selvatiche, dure ed eccitanti
annunciando ripetutamente il tuo posto
nella famiglia delle cose.

La natura

E un giorno d’estate è il momento per farsi domande sull´origine del creato, su ciò che muove il mondo e su cosa sia una preghiera, se veramente sia sufficiente unirsi alla natura nei suoi aspetti più semplici per lodarla e benedirla.

Giorno d’estate

Chi ha fatto il mondo?

Chi ha fatto il cigno e l’orso bruno?

Chi ha fatto la cavalletta?

Questa cavalletta, intendo, quella che è saltata fuori dall’erba,

che sta mangiandomi lo zucchero in mano,

che muove le mandibole avanti e indietro invece che in su e in giù

e si guarda attorno con i suoi occhi enormi e complicati.

Ora solleva le zampine chiare e si pulisce il muso, con cura.

Ora apre le ali di scatto e vola via.

Non so esattamente che cosa sia una preghiera;

so prestare attenzione, so cadere nell’erba,

inginocchiarmi nell’erba,

so starmene beatamente in ozio, so andare a zonzo nei prati,

è quel che oggi ho fatto tutto il giorno.

Dimmi, che altro avrei dovuto fare?

Non è vero che tutto muore prima o poi, fin troppo presto?

Dimmi, che cosa pensi di fare

della tua unica vita, selvaggia e preziosa?

La pace

La visione più alta dell´essere umano come prezioso strumento che possa trasformare le brutture del mondo in bellezza attraverso il semplice respiro, in una sorta di sintesi clorofilliana dei sentimenti.

La presa di consapevolezza del male non deve spegnere la speranza di un mondo diverso e migliore che esiste se impariamo a guardarlo, se impariamo a ringraziare e ad apprezzare ogni singolo elemento. Se impariamo a viverlo nel significato più pieno del termine.

E mai come in questi giorni le parole di Mary Oliver risultano vive e ancora alla quale aggrapparsi, per nuotare ed andare dall´altra parte.

Dichiara pace

Dichiara pace al tuo respiro.
Inspira uomini d’arme e attrito, espira edifici interi e stormi di merli dalle ali rosse.
Inspira terroristi ed espira bambini che dormono e campi appena falciati.
Inspira confusione ed espira alberi di acero.
Inspira quanto è caduto ed espira amicizie di tutta una vita ancora intatte.
Dichiara pace con il tuo ascolto: quando senti sirene, prega ad alta voce.
Ricorda quali sono i tuoi strumenti: semi di fiori, spilli da vestiti, fiumi puliti.
Prepara una minestra.
Fai musica, impara come si dice grazie in tre lingue diverse.
Impara a fare la maglia, e fai un cappello.
Pensa al caos come mirtilli che danzano, immagina il dolore come l’espirazione della bellezza o il gesto del pesce.
Nuota per andare dall’altra parte.
Dichiara pace.
Il mondo non è mai apparso così nuovo e prezioso.
Bevi una tazza di tè e rallegrati.
Agisci come se l’armistizio fosse già arrivato.
Non aspettare un altro minuto.

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