“L’uomo di neve” – Jo Nesbo


Voto: 5 stelle / 5

“L’uomo di neve” è stato, una volta tanto, un acquisto previsto, ponderato, scelto. Sono entrata in libreria sapendo che avrei comprato un Nesbo perché avevo voglia di rituffarmi nella scrittura limpida e senza fronzoli di questo autore. La domanda più che altro riguardava il Cosa acquistare: cedere alla logica e comprare finalmente il primo libro su Harry Hole (“Il pipistrello”) o farmi conquistare dalla quarta di copertina? La scelta si è rivelata più semplice del previsto: “Il pipistrello” non era presente in negozio e la trama de “L’uomo di neve” (complice anche la consapevolezza che ne è stato tratto un film) è riuscita nell’intento di conquistarmi.


Trama L’uomo di neve

L’intero libro gira attorno al mistero che si cela dietro alla scomparsa improvvisa di una donna, moglie e madre. Quando a questa sparizione ne segue un’ altra, con caratteristiche simili, Harry Hole è chiamato ad indagare. L’indagine si evolve forsennata dando al commissario sempre più la certezza di trovarsi, per la prima volta in Novergia, di fronte ad un serial killer diabolico ed efferato. 

 

Commento

Il libro comincia, come sempre, con una sorta di antefatto e, come sempre, tale premessa sembra essere indipendente e avulsa da tutto il resto. In realtà, come i lettori di Nesbo sanno, è in quell’antefatto che si cela la chiave di lettura di tutta la trama ma, ovviamente, non è all’inizio comprensibile e bisogna aspettare l’ultimo capitolo per comprendere il movente inimmaginabile che ha dato il via ad ogni singola azione dei personaggi del libro.

Copertina L'uomo di neve

Nesbo, come al solito, ha la capacità di trascinarmi nel mondo di Harry Hole, farmi seguire con il fiato sospeso le sue indagini, farmi provare il suo raccapriccio come il suo dolore. In questo libro, se é possibile ancora di più degli altri che ho letto dello stesso autore (Il pettirosso, La ragazza senza volto), i colpi di scena si susseguono inesorabili e tu, senza rendertene conto, ti ritrovi a girare pagina dopo pagina con il fiato in sospeso, a cercare di svelare le trame tra i personaggi e dare una risposta ai muti interrogativi che inevitabilmente ti poni. Se proprio devo trovare una pecca direi che, verso l’epilogo l’autore si lascia andare ad un paio di forzature degne di un poliziesco americano ma il tutto poco toglie ad un finale mozzafiato che, cosi come ci ha abituato Nesbo, aggiunge rivelazioni fino alle ultimissime pagine. 

Anche questa volta Nesbo non mi ha delusa e non vedo l’ora di tornare in libreria per un altro acquisto consapevole. Prossimo libro: “Il leopardo”; una volta tanto decido di rispettare la cronologia e comprare il libro immediatamente successivo.

Sempre di Jo Nesbo è presente sul nostro sito la recensione de Il pettirosso. Cliccate qui per procedere con la lettura.

Cinzia Cavalieri

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