“Tony Nessuno” – Andrés Montero


Voto: 5 stelle / 5

“Tony Nessuno” è il primo romanzo del cantastorie cileno Andrés Montero, portato in Italia dalla casa editrice Edicola Ediciones nel 2018 e tradotto da Giulia Zavagna. Ha vinto il Premio Iberoamericano de Novela Elena Poniatowska nel 2017. Dello stesso autore abbiamo recensito anche “La morte goccia a goccia”. Ringraziamo la casa editrice e “Squilibri – Festival delle Narrazioni” per la copia cartacea inviata in omaggio.

Trama di Tony Nessuno

Tony è il nome con cui tradizionalmente vengono chiamati i pagliacci in Cile, in Argentina e in Bolivia, per via del famoso pagliaccio ottocentesco inglese Tony Grice.

Proprio nel circo è ambientato questo romanzo dal sapore magico e malinconico; una favola per adulti da accogliere nella sua tenerezza e nella sua disperazione.

L’intreccio ruota intorno a una trapezista che deve reinventarsi cantastorie e un bambino abbandonato presso la grande famiglia Garmendia. Il loro rapporto cresce con la cadenza dei racconti de “La mille e una notte”.

Recensione

Se vi piacciono le favole dal gusto dolceamaro, se vi irretiscono quelle storie che si muovono fra la realtà e l’illusione, “Tony Nessuno” è il libro che fa per voi.

“A volte i fatti sopravvivono come sospesi nell’aria, nel nulla, senza un contesto che li colleghi tra loro: non ne hanno bisogno perché non c’è gravità che li obblighi a cadere, a cadere in picchiata in un pesante volo verso l’oblio”

La storia è raccontata dal punto di vista della protagonista e mantiene un tono pacato e di accettazione per la maggior parte del tempo. Ci affezioniamo ad alcuni personaggi, alla loro profonda solitudine, agli occhi tristi del bambino. Conosciamo le contraddizioni e la rabbia, le motivazioni insondabili che si muovono dietro alcune dinamiche tra le persone.

Piano piano la verità viene svelata.

P.S. Sapevate che esiste una leggenda che dice che se si arriva alla fine de “Le mille e una notte” si muore?

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