
“Dissolvenza” è un racconto Oligo editore scritto da Giorgia Tribuiani per la collana Ronzinante diretta da Marino Magliani e pubblicato a marzo 2025. Il racconto gode della prefazione di Ezio Sinigaglia ed è illustrato dall’autrice stessa.
Ringraziamo la casa editrice e l’ufficio stampa 1A comunicazione per la copia cartacea ricevuta in omaggio.
Di Giorgia Tribuiani abbiamo recensito anche “Guasti”, “Blu”, “Padri” e “Binari”.
Trama di Dissolvenza
I piccoli Gaia e Carlo si sono conosciuti durante l’estate, ma c’è un ostacolo al loro legame: lei abita in un luogo di mare, lui in una città dell’interno. Giunge il momento di fare i conti con il calendario e Gaia, che aveva programmato di esplorare insieme un posto proibito, cerca di capire come poter fermare l’amico.
Recensione
“Dissolvenza” ha l’odore dolciastro della frutta dimenticata in cucina mentre noi viviamo spensierati all’aperto.
Giorgia Tribuiani lo chiama “clic”, James Joyce lo chiamava “epifania”, Virginia Woolf di “momento d’essere”: in comune hanno la rivelazione. La sensazione di Gaia di far parte di un Luna Park le fa realizzare che il tempo esterno e il tempo interno sono destinati a entrare in conflitto: l’estate non può essere trattenuta, i legami che si vorrebbero eterni sono invece eternamente circoscritti.
Mentre noi ci godiamo l’estate, le giornate scorrono comunque. Noi lo realizziamo veramente solo quando la frutta incustodita supera il punto di maturazione.
Il punto di vista – in tutte le sue distorsioni – di una bambina di otto anni arricchisce la perlustrazione di prospettive che Giorgia Tribuiani ha avviato nel 2019, dando voce a giovani, adolescenti e adulti sia femminili sia maschili. Anche in “Dissolvenza” troviamo il monologo interiore, diretto e indiretto. La narrazione sia in terza sia in seconda persona singolari e la tecnica stilistica della reiterazione portano lo sguardo spesso rivolto all’indietro. La riflessione a volte ossessiva sul proprio vissuto stende le basi del presente, per preparare a un salto verso il futuro.
“Dissolvenza” è un racconto breve in termini di pagine, ma dal respiro ampio e duraturo. Mi ha permesso di riflettere sui condizionamenti, positivi e negativi, dei “bagnanti” sui cittadini di mare e di ricordare i legami scanditi dai “Quando riparti?”. A volte, anche da adulti l’estate sembra arrivare veramente solo quando vediamo certe persone o ripristiniamo certe abitudini.
Lo trovo un racconto bellissimo e umile, semplice perché visto dal punto di vista di una bambina, profondo perché va a scavare in un sentimento d’abbandono che mettiamo da parte molto in fretta, appena arriva settembre.