“Oro puro” – Fabio Genovesi


Voto: 4,5 stelle / 5

“Oro puro” è il nuovo libro di Fabio Genovesi pubblicato da Mondadori nel 2023. È stato candidato al Premio Strega 2024. Di Fabio Genovesi abbiamo recensito anche “Il mare dove non si tocca” e “Cadrò, sognando di volare”.

Trama di Oro puro

Dietro circostanze imprevedibili, il sedicenne Nuno si trova a viaggiare in una delle tre caravelle che salpano per le Indie occidentali nell’agosto del 1492.

Dopo una dura traversata lo sbarco è sconcertante: c’è un paesaggio bellissimo, decine di occhi a fissarli, eppure la prima azione che l’equipaggio di Colombo fa è un atto notarile, per prendere possesso della terra nel nome dei sovrani di Spagna.

Purtroppo non prende solo la terra: il gruppo cerca l’oro, le spezie e i tessuti pregiati di cui sa essere piena l’India. Si riporta in Europa anche alcuni nativi e tra questi nativi c’è Lei: una bellissima “indiana” di cui Nuno si innamora, ricambiato. E che sarà il suo pensiero fisso.

Recensione

La prima parte del libro mi è piaciuta moltissimo. Non mi aspettavo affatto questa ambientazione e questo posto privilegiato: nientepopodimeno che a fianco del capitano Colombo! Il caso ha voluto che io abbia iniziato il 2024 con un saggio sulla scoperta dell’America, “Conquistatori. Una storia inedita”, e quindi ho trovato una piacevolissima continuazione di quella lettura che mi aveva appassionata molto.

La scrittura di Fabio Genovesi si conferma incantata; il suo sguardo magico.

“Scappare da qualcosa è stupido, perché magari scappi da quella che sarebbe la tua salvezza, e salti in braccio alla rovina. Molto meglio correre, ma verso qualcosa”

Nella seconda parte il romanzo si tinge di romance, invece io avrei preferito che continuasse a focalizzarsi sull’impresa, i sentimenti contrastanti, i pericoli, le false convinzioni. Ne ho approfittato però per godermi la liricità di certi passaggi, che mostrano la sensibilità dell’autore e fa venire voglia di andarlo a conoscere e diventargli amica.

“Una nave non affonda mai in mezzo al mare (…) Tu mozzo hai paura del mare aperto e vuoto, ma è proprio questo vuoto che ti salva la vita. Lo capisci?”

“Oro puro” è molto lungo, più di 400 pagine. Una mole forse eccessiva per un quasi-romance. Allora ho provato a vederlo come allegoria. Questo Colombo non assomiglia forse al capitano Achab? E c’è poi tanta differenza tra la protagonista femminile, questa Lei di cui il protagonista si innamora ed è alla continua ricerca, e quell’ideale, quella certezza che spinge gli esploratori a varcare anche l’ultimo limite? Lei che si fa terra, fine ultimo, agognato e soccorritore.

Parallelamente si apre anche un’altro tema: cosa faremmo se rischiassimo di perdere tutto a causa di una tempesta, e che i nostri sforzi non vengano mai conosciuti?

“E proprio questo avevamo davanti, la favola più grande di tutte”.

Mi è piaciuto come Fabio Genovesi ha messo in scena gli aspetti più imprevedibili dell’animo umano, senza perdere mai il carattere frizzante e giocoso del suo stile. Consigliato!

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