“L’invenzione di Eva” – Alessandro Barbaglia


Voto: 5 stelle / 5

“L’invenzione di Eva. Vita scordata di Hedy Lamarr, la diva geniale” è il nuovo libro di Alessandro Barbaglia pubblicato da Mondadori a luglio 2024. È incentrato sulla figura dell’attrice Hedy Lamarr, al secolo Hedwig Eva Maria Kiesler, a cui nessuno diede credito quando brevettò il Wi-Fi, e che ha ispirato il volto di Biancaneve e di Wonder Woman.

Di Alessandro Barbaglia abbiamo già recensito “La mossa del matto” e “Scacco matto tra le stelle”.

Trama de L’invenzione di Eva

Potrei dirvi che questo libro è la biografia dimenticata di Hedy Lamarr e non vi avrei detto una bugia. Sarebbe però un’omissione, perché “L’invenzione di Eva” è molto di più.

Come già ne “La mossa del matto”, il protagonista parte da un’esperienza famigliare per approfondire un personaggio che sa essere significativo per quell’esperienza ma non gli è subito chiaro perché. Conduce allora, insieme al lettore, un vero e proprio percorso investigativo, fatto di ricerche, induzioni, deduzioni ed epifanie, scavi e dolore.

La vita di Hedy Lamarr è “scordata” non solo perché è stata a lungo accantonata, “uscita dal cuore”, ma perché, come un pianoforte, ha diverse cose apparentemente fuori posto, e soprattutto fuori tempo: come sottolinea più volte Barbaglia,

“Hedy è una donna fatta di futuro”

Libri come “L’invenzione di Eva” sono preziosi per ricordarci la complessità delle apparenze, l’ingiustizia degli stereotipi e il valore della tenacia.

Recensione

È difficile raccontare quanto io mi sia immersa in questo libro. Posso affermare che ha influenzato i miei sogni per ben due volte, nel periodo in cui lo stavo ascoltando. Non è soltanto una biografia seducente, non è il mero racconto di una tragedia famigliare. “L’invenzione di Eva” è un libro sulle “precipitanti”, sulle dimenticate, sulle fragili e stritolanti dinamiche dei rapporti umani.

Ha come punto di forza lo sguardo unico e meravigliato, caratteristico di Alessandro Barbaglia, che racconta tutto in prima persona. Ho passato la prima metà a empatizzare con la voce narrante (in Storytel, poi, la voce che legge è proprio la sua), a commuovermi per il modo in cui riusciva ad affondare nel dolore. Nella seconda metà è arrivato il dubbio, forse è autofiction? È romanzo? Poesia, realtà? Dobbiamo dispiacerci per la sua storia famigliare? Ma poi, vi dico, tutti questi retro pensieri sono spariti. Non è stato più importante se il filone personale fosse autentico, né se quello che raccontava di Hedy Lamarr fosse esagerato.

“È una storia di madri, questa qui”

Mi piace tantissimo come Alessandro Barbaglia riesca a mescolare il comico e il tragico, la gioia e la tristezza, il fallimento e la vittoria. Il suo è un occhio da detective, appassionante quando ricostruisce i fatti, disarmante quando punta la luce su un certo particolare, saggio quando ci lascia in sospeso per cambiare filone.

Hedy

E poi c’è lei, Hedy. Mi sono voluta trattenere fino alla fine per googlare alcuni film, fotogrammi e personaggi che vengono citati nel libro: volevo ancora usufruire, fino alla fine, delle descrizioni meravigliate che l’autore ci regala, come se fossimo in una favola. Mi è stato presto chiaro che questa donna rispondesse appieno alle caratteristiche tipiche dello Scorpione, segno sotto cui è nata: la capacità di toccare il fondo, l’intuito malizioso, l’estrema simbiosi con il proprio corpo, l’inarrestabilità dell’acqua. Ma più la sentivo raccontare, più mi sono convinta che avesse dei forti condizionamenti dei pianeti nei segni dell’enciclopedico Aquario e dell’esibizionista Leone. Terminato il libro mi sono messa a cercare il suo tema natale, ed eccoli qui, l’Aquario mutevole sollecitato dal suo governatore Urano, iper-tecnologico e opportunista, e il Leone occupato dalla Luna, luminare fondamentale per una donna, quasi più incisivo del segno zodiacale. Questo per dirvi che la Hedy Lamarr raccontata da Alessandro Barbaglia è sorprendente e tridimensionale, complessa e meravigliosa, quasi in carne e ossa. A lei regala una vita in più, a noi tutte le altre che lei ha vissuto.

Stra-consigliato!

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