“L’ombra del vento” – Carlos Ruiz Zafòn


Voto: 5 stelle / 5

“L’ombra del vento”, di Carlos Ruiz Zafòn venne pubblicato per la prima volta in Spagna nel 2001. Primo romanzo della favolosa tetralogia del Cimitero dei Libri Dimenticati, il libro divenne ben presto un fenomeno editoriale di portata planetaria. In pochi anni venne tradotto e diffuso in tutto il mondo e ancora oggi continua ad affascinare generazioni di lettori. Noi abbiamo letto l’edizione italiana Mondadori del 2016, nella collana Oscar Absolute.

Di Carlos Ruiz Zafòn abbiamo recensito anche “Le luci di settembre“, “La città di vapore” e “Il labirinto degli spiriti“.

Trama de L’ombra del vento

In una mattina di inizio estate del 1945, il signor Sempere, distinto libraio di Barcellona, decide di portare il figlio Daniel, di soli undici anni, in un posto speciale e misterioso: il Cimitero dei Libri Dimenticati.

Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso.
Qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre.”

Affascinato e incuriosito, Daniel comincia ad aggirarsi in quel labirinto, tra infiniti scaffali, finché non viene attratto da un volume in particolare: “L’ombra del vento” di Juliàn Carax.
Tornato a casa comincia la lettura e si immerge completamente in essa, senza riuscire a staccarsi dal testo. Decide così di cercare altri romanzi dell’autore, ma scopre che quella in suo possesso è l’unica copia esistente. Tutte le pubblicazioni di Carax sono state distrutte, bruciate nel corso degli anni.

Il ragazzo cercherà di saperne di più, ma si troverà invischiato in un mistero sempre più fitto, che coinvolge sia l’autore, sia i suoi romanzi.
Inizierà dunque un viaggio straordinario alla ricerca della verità. Daniel incontrerà strani personaggi, si imbatterà in storie di antiche passioni, di violenze e rancori, di segreti mai rivelati, sepolti in un passato di tenebre e dolore.
E scoprirà anche inquietanti somiglianze con la propria vita.

Recensione

C’è una magia particolare che aleggia tra le pagine di questo romanzo, un sottile fascino magnetico. L’attenzione è sempre ai massimi livelli, così come l’incanto e di conseguenza la partecipazione emotiva del lettore.
“L’ombra del vento” racchiude in sé molti generi, dal giallo al noir, dal romanzo storico alla tragedia classica.
L’immenso talento di Zafòn mescola in maniera magistrale grandi passioni, forti amicizie, fitti misteri, atroci sofferenze. Innegabile la fantasia dirompente dell’autore, che tesse un impianto narrativo straordinario, composto da una fitta rete di intrecci. Nulla è lasciato al caso.

La storia è ambientata negli anni Quaranta, in una Barcellona segnata dalla guerra mondiale e dal conflitto civile, descritta splendidamente.
Molti sono i personaggi che ruotano intorno a Daniel e al misterioso scrittore Carax e vive e intense sono le storie di ognuno di loro. Racconti e drammi di persone che impari ad amare, il cui ricordo rimane indelebile. Fra tutti Fermìn Rumero de Torres è sicuramente quello più riuscito. Eccentrico, brillante, con un passato terribile alle spalle, spicca per la genuinità del rapporto di amicizia con Daniel. Come non dimenticare anche l’amata Bea, la dolce Clara, il crudele Fumero, Miquel, l’amico fedele e Penelope, l’eroina tragica per eccellenza. Storie senza tempo, essenziali e memorabili, all’interno di una cornice ingegnosa, capace di conquistare ogni lettore.

Ignoravo il piacere che può dare la parola scritta, il piacere di penetrare nei segreti dell’anima, di abbandonarsi all’immaginazione, alla bellezza e al mistero dell’invenzione letteraria. Tutte queste scoperte le devo a quel romanzo.”

La scintilla che alimenta e pervade ogni pagina è certamente l’amore per i libri e l’immensa ricchezza che possiedono. Il grande messaggio lasciato a noi lettori da Zafòn è quello di salvarli dall’oblio e preservarne per sempre il valore. Questo è il senso del Cimitero dei Libri Dimenticati, questa è la grande eredità lasciata dall’autore.

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