“Scusa ma resto qui” – Alessandro Barbaglia


Voto: 4 stelle / 5

“Scusa ma resto qui” (Mondadori, agosto 2024) è un romanzo di Alessandro Barbaglia, vincitore del Premio Giuria Zenobia al Libro Aperto Festival che si è svolto all’inizio di aprile a Baronissi, nel salernitano.

Di Alessandro Barbaglia abbiamo recensito anche “L’invenzione di Eva”, “Scacco matto tra le stelle” e “La mossa del matto”.

Trama di Scusa ma resto qui

Abbiamo due protagonisti, un ragazzo e una ragazza, che frequentano lo stesso anno di scuola superiore. La vicenda si svolge attraverso le loro conversazioni via chat, via vocali (nella versione Storytel ci sono anche gli effetti sonori) e via e-mail. Il lettore è quindi accompagnato nella graduale scoperta delle loro storie attraverso punti di vista parziali e per certi versi misteriosi.

“Scusa ma resto qui” ha inaugurato il progetto Mondadori “Ossigeno”, che prevede libri per ragazzi brevi, facili e veloce lettura, con testo molto spaziato ma con argomenti intensi, pensati per lettori non abituali e abituati a forme di narrazione rapidissima.

Recensione

Alessandro Barbaglia crea con i due protagonisti di “Scusa ma resto qui” un’isola di sensibilità e valori sani nel mondo truculento e crudele degli adolescenti. Perché è vero, questa è una parte di società estremamente eterogenea, in cui non si staglia sempre netta la soglia tra vittime e carnefici.

I due protagonisti sono due solitudini che si incontrano, e che cercano di creare un microcosmo a parte in cui la giusta distanza sembra essere la cura per le rispettive ferite: il loro patto è non cercare di conoscersi mai, nonostante frequentino la stessa scuola. La loro amicizia può essere un generatore di energia che da dietro le quinte può aiutarli ad affrontare il mondo circostante e raggiungere i loro obiettivi.

La protagonista femminile straborda di vita, è logorroica e al limite dello stalking. Però è proprio questo tsunami di buonumore a mancare nella vita del protagonista maschile, che si è chiuso in casa e nel silenzio dopo aver subito l’ennesimo atto di bullismo, diventato virale.

La copertina esprime molto bene il messaggio positivo e liberatorio che accompagna il finale. “Scusa ma resto qui” lascia il sapore dolce della speranza, e quell’odore buono di cose messe in ordine.

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