“Un pugno di cenere” – Elizabeth George


Voto: 3 stelle / 5

“Strano”: è questa la prima parola che ho pensato leggendo questo romanzo di Elizabeth George, ed è l’opinione che ne ho avuto per gran parte del tempo.“Un pugno di cenere”, il cui titolo originale è “Playing for the Ashes” (Giocando per le ceneri), fa parte della serie sull’ispettore Lynley – il settimo per l’esattezza –, edito nel 1994 e ripubblicato da Tea nel 2021. Lungo 675 pagine, appartiene al genere giallo.

Di Elizabeth George abbiamo recensito anche “Punizione”, “Le conseguenze dell’odio“, “Dicembre è un mese crudele” e “Corsa verso il baratro“.

Trama di Un pugno di cenere

Kenneth Fleming, fantastico giocatore di cricket, viene trovato morto in un cottage nel Kent. Ma come mai si trovava lì? E l’inquilina del cottage che fine ha fatto?

L’ispettore Lynley si trova a dover indagare su questo caso, ma non da solo: dovrà condividere le indagini con i colleghi del Kent, in particolare con l’ispettore investigativo Isabelle Ardery. Sembra un delitto perfetto, ma come sappiamo il delitto perfetto non esiste…

Recensione

Come ho già anticipato, questo romanzo all’inizio mi è sembrato strano, diverso dai soliti romanzi della George: ogni tanto la narrazione era intervallata da capitoli che si intitolavano “Olivia”. A parlare è proprio questa ragazza che sta scrivendo un diario.

Finché la sua storia non si intreccia a quella del caso rivelandoti in che modo lei conosca Fleming, non si capisce cosa c’entri e perché sta raccontando la sua storia.

Questo libro non dico che l’ho trovato noioso, ma sicuramente è stato meno scorrevole degli altri. La trama è comunque bella, e inoltre viene trattato un argomento che mi sta molto a cuore e che purtroppo – a mio parere – è sempre troppo sottovalutato, ovvero la vivisezione degli animali. Va oltre la mia comprensione spiegarmi perché è necessario testare sugli animali, a volte uccidendoli e troppo spesso facendoli soffrire, qualcosa che comunque alla fine servirà all’uomo.

Se un cane o un gatto hanno una colonna vertebrale differente dalla nostra, perché fare su di loro esperimenti per testare delle cure riguardanti malattie della nostra colonna vertebrale e che quindi magari per loro non vanno bene e per noi potrebbe andare bene o viceversa?

La storia comunque l’ho vista procedere un po’ per tentativi, non mi ha preso come gli altri libri della George. Sicuramente serve ai fini della story line, perché c’è finalmente un punto di svolta nella storia personale dell’ispettore. Certamente l’assassino mi ha lasciata sorpresa perché non me l’aspettavo, ma è stata tutta la parte centrale che fa un po’ perdere alla narrazione.

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