“Virginia Woolf – La scrittrice che rivoluzionò il romanzo e il femminismo del suo tempo” è una biografia proposta nel 2019 da RBA Italia per la collana “Le grandi donne”. È tradotto da Alessandro Chierici dal testo spagnolo della politica e scrittrice Alba González Sanz, ma è reperibile su Amazon in lingua originale.
Ho recuperato questo libro in un mercatino dell’usato e, dopo averlo letto in due giorni, ho riflettuto a lungo se avesse senso o meno scriverne. C’è della crudeltà nel parlare di libri belli ma irreperibili.
Però, vedi mai se anche a voi capita di trovarlo in una biblioteca o su una bancarella. Allora magari vi ricorderete di questa recensione e vi farete un regalo.
Su Amantideilibri.it abbiamo già consigliato altri libri di Virginia Woolf.
Trama di Virginia Woolf
Questa biografia su Virginia Woolf è impostata in maniera classica, con il narratore in terza persona e, superato il primo paio di capitoli, la prosecuzione cronologica sulla linea del tempo. È un prodotto pienamente fruibile e chiaramente comprensibile anche dagli studenti.
La biografia è divisa in cinque parti: l’infanzia funestata da perdite e lutti, i suoi primi passi nel mondo della scrittura e dell’editoria, i suoi rapporti con le altre donne e la decisione finale, alle soglie della seconda guerra mondiale e di una nuova crisi depressiva, di lasciarsi annegare nel fiume.
Vengono messe in luce le debolezze di una donna, che in corrispondenza della sua prima pubblicazione si sentì così male da venire ricoverata, e che solo quando scriveva trovava pace. Intravediamo anche la figura di un marito buono e fondamentalmente innamorato.
Riceviamo la conferma che una vista più lunga degli altri spesso porta sofferenza.
Recensione
Il personaggio di Virginia Woolf, lo ammetto, mi è sempre stato abbastanza indifferente. La lettura di “Gita al faro”, “Mrs Dalloway” e “Orlando” non ha fatto scoccare scintille amorose in me. Per quello che mi riguarda, la sua è una storia già sentita, una fragilità prevedibile. Come se, ormai, nella mia mente, la scrittura femminile portasse con sé una moneta da pagare, in termini di tragedie famigliari o problemi in società: parlano da sole le vite di Mary Shelley, delle sorelle Brönte, persino di Jane Austen.
Però mi piacciono le biografie. Mi piacciono tanto. Mi piacciono talmente tanto che potrei passare ore anche solo su Wikipedia. Quindi mi sono detta: conosciamola meglio, questa Ginia di cui tutti sono entusiasti.
Ed ecco perché vi sto parlando di questo libro. Il testo di Alba González Sanz tocca gentile e leggero molti aspetti della vita privata di Virginia Woolf. Più che sulla critica o i contenuti dei libri, questa biografia si sofferma sulla condizione esistenziale della Woolf intorno a loro e sul suo legame viscerale per la scrittura; la sua sofferenza per la mancata maternità. Sul rapporto difficile con il proprio corpo e sulla fertilità incolmabile della sua mente e del suo spirito. Da alcune cose riferite – basandosi su diari ed epistole – mi sono fatta anche l’idea che, da brava Aquario, Virginia Woolf fosse anche una sensitiva.
Questa biografia mi ha lasciato un’eco molto bella, una profonda empatia e molta voglia di continuare a leggere gli scritti della Woolf. Presto vi proporrò il primo volume dei suoi diari, in corso di ritraduzione e pubblicazione da Bompiani, di cui il secondo volume uscirà a settembre.