“… è già così agitato che non è certamente un monarchico costituzionale, ma un rivoluzionario come tutti i De Céspedes.” Con queste parole Laura Bertini Alessandrini annuncia al marito Carlos Manuel de Céspedes y Quesada l´imminente nascita del figlio. A vedere la luce, nel marzo del1911 non sará un maschietto come tutti attendevano, ma una bimba. Arriverà a simboleggiare l’inizio di una nuova vita per entrambe i genitori, per questo sarà chiamata Alba. “Dalla parte di Alba”, biografia di Alba De Céspedes scritta da Michela Monferrini (Ponte alle grazie 2023), inizia così.
Trama di Dalla parte di Alba
Quella bambina sarà la protagonista di una vita che a tratti sembra essa stessa un romanzo. Sarà vissuta viaggiando tra l´Italia, Cuba, la Francia e mille altri Paesi del mondo.
Leggere questa biografia di Alba De Céspedes è come ripercorrere tutta la sua bibliografia.
Vederla sposa bambina partire per Parigi e diventare madre precocemente é come seguire le vicende di Emanuela di “Nessuno torna indietro“. Le ragazze del collegio che animano il libro si presentano ad Alba come ombre e la affiancano finché non prendono vita nel susseguirsi delle pagine del racconto, che subito dopo la pubblicazione riscuote un enorme successo.
Carlos Manuel, a Cuba, riuscirá a leggerne solo una parte a causa delle sue condizioni di salute precarie che lo porteranno alla morte, non prima di aver incoraggiato Alba a inseguire il suo obiettivo di diventare scrittrice. Bellissime sono le parole del padre quando Alba bambina gli sottopone la sua prima poesia e, quasi sentendosi in colpa promette di non scrivere più..
«Pobrecita, pobre niña mia, ma tu lo farai sempre».
Un rapporto complice, intimo quello tra Alba e suo padre :
“Mi ha permesso, anche dopo essere diventata la mamma di Franzi, di restare una figlia. Lo sono stata fino alla sua morte, e dopo la mia vita è cambiata“
Era un rapporto fatto di lontananza, tra Cuba e Roma. Era una famiglia allargata composta da figli avuti da precedenti relazioni. Ma era anche un’unione, quella tra i genitori di Alba, così profonda che Laura Bertini impazzirá di dolore alla morte del marito. Arriverà a negarne la scomparsa e continuerà a vivere come se egli non fosse mai morto.
Al contrario, il matrimonio di Alba naufraga velocemente. Spesso era sola a Parigi a causa degli impegni di lavoro del marito in Vaticano, aveva un figlio da gestire appena diciassettenne. E il sogno prepotente di scrivere e di vivere di scrittura.
Arriva la guerra, arriva un nuovo compagno. Con lui affronterá gli orrori del periodo, la Resistenza, l’impegno in prima persona con il nome di Clorinda. Combatterà non solo per la libertá, ma anche la diffidenza di un mondo maschilista che vede la donna come …
nata per amare ed essere amata, per fare la donna di casa, l’educatrice, la maestra, l’infermiera, la sorella di carità, col soggolo o senza soggolo, la portatrice di lampada sempre».
Alba nascosta in Abruzzo come partigiana vede arrivare vicino a sé l´ombra di Alessandra che prende corpo nel romanzo “Dalla parte di lei“. Entrambe vivono la Resistenza in prima persona, entrambe mettono a repentaglio la loro vita per il raggiungimento di un obiettivo, ma il loro valore rimane sempre nell´ombra, perché donne.
Seppure la nuova relazione con Franco sia un incentivo alla scrittura , Alba si accorge che
“pur nell’assenza di figli all’interno della coppia, era ancora la donna la deputata alle mansioni della casa, e questo in ogni parte del mondo.”
Nasce così l´ombra di Valeria, protagonista di “Quaderno proibito“. Valeria racconterá la sua vita di moglie e madre nella stesura di un diario, “uno di quei diari neri su cui Alba dalla metà degli anni Trenta scriveva, così introvabile durante la guerra, così proibito.“
Recensione
Gli ultimi anni della vita di Alba si svolgono principalmente a Parigi, nel sogno di scrivere un racconto totalmente cubano sulle proprie radici e sulla vita del paese che ha visto la sua famiglia protagonista della rivoluzione . Per mille vicissitudini Alba non riesce a stendere il libro come vuole lei. Mille sono le riletture e sembra incredibile che il titolo sia stato suggerito proprio da Fidel Castro in persona, “Con mucho amor“.
Il libro vede la luce nel 1977 ed é un quadro che dipinge la vita di Cuba e dei suoi protagonisti e soprattutto la morte della madre, la quale
obbligava ai bilanci, ai conti; questa morte trascinava via con sé non una vita soltanto, creava un vortice e non si lasciava nulla dietro.“
Il racconto della vita di Alba De Céspedes si intreccia con un ´intervista di una giovane studentessa che vuole sapere quanto la vita reale sia legata alla produzione artistica della scrittrice.
“Ma tutti i romanzi sono l’autobiografia di chi li ha scritti.“
In ognuna delle sue protagoniste c´é un po´di lei e delle sue idee, cosi moderne tanto che i suoi romanzi sono ancora attuali a distanza di mezzo secolo.
Alba De Céspedes é stata una delle scrittrici più significative dello scorso secolo. Ha raccontato aspetti dell´universo femminile come nessuno mai aveva fatto prima. Ha rivendicato la libertá per una donna di poter essere sè stessa in maniera autentica, di affermarsi, di inseguire i propri sogni e le proprie aspirazioni senza recitare un copione già scritto dalla società.
Tra i romanzi di Alba De Céspedes che abbiamo recensito ci sono: “Nessuno torna indietro“, “Dalla parte di lei“, “Con grande amore“, “Quaderno proibito“.