“Nessuno torna indietro” – Alba De Cespedes


Voto: 5 stelle / 5

Un collegio femminile di Roma nell´immediato dopoguerra è lo scenario del romanzo “Nessuno torna indietro” (1938) opera della scrittrice Alba De Cespedes, che magistralmente ha saputo raccontare l´animo femminile. Della stessa autrice abbiamo recensito anche “Dalla parte di lei“, “Quaderno proibito” e “Con grande amore“.

Trama di Nessuno torna indietro

Le storie di ragazze provenienti da ogni parte d`Italia e completamente diverse fra di loro si incontrano al “Grimaldi” prestigioso collegio femminile gestito da suore. Esse sono lì per svariati motivi, principalmente lo studio. Hanno alle spalle famiglie che per permettere loro un futuro migliore e il conseguimento della laurea affrontano numerosi sacrifici.
Ognuna di loro coltiva sogni di riscatto e di un futuro migliore, per risollevare le condizioni delle famiglie di provenienza, per guadagnare un´indipendenza economica, per affermare quei diritti di paritá troppo spesso negati alle donne.

Ognuna porta con se un bagaglio pieno di ricordi, di tradizioni e di desideri che al calar della sera condividono nella stanza di alcune studentesse, al lume di una candela perché ormai le luci sono state spente dalle suore nel loro consueto giro di controllo. In questi momenti molto intimi si costruiscono amicizie solide e complicitá durature.
Le ragazze tutte unite affronteranno il dolore della morte di una di loro, Milly, studentessa di conservatorio cagionevole di salute. Saranno testimoni del fallimento di Xenia che sará bocciata alla discussione della tesi e lascerá il collegio quasi scappando, facendo perdere le sue tracce e rubando un prezioso gioiello di Emanuela.

Recensione

La figura di Emanuela è diversa dalle altre. Tutti sanno che si trova a Roma per perfezionare degli studi di storia dell´arte; in realtà sta scappando da un passato difficile e tormentato che la famiglia fiorentina, benestante e rigida, non ha mai accettato. Emanuela costruisce la sua figura carismatica sulla menzogna; proprio il fatto di mentire alle sue amiche porterá alla fine del loro rapporto e all’inizio di una vita totalmente nuova.

In ognuna delle ospiti del Grimaldi è descritta una tipologia di donna. C’è la sognatrice, c’è la donna impegnata; c’è la scrittrice: affida i suoi tormenti alle pagine di un romanzo che sa bene che non vedrá mai la luce. Si va dalla rivoluzionaria che prende a cuore le sorti della condizione spagnola, pur uscendone con il cuore a pezzi, a colei che tenta di riscattare con un futuro migliore le condizioni della sua famiglia. C’è colei che, forse per ingenuità o per la comodità di una vita ricca e agiata, si lascia coinvolgere in un mondo pericoloso e al limite della legalità. C’è, infine, colei che si dedica totalmente allo studio per compensare tutti i vuoti della vita.
Alba De Cespedes, come sempre, ha saputo descrivere con garbo e luciditá le sfumature dell´animo femminile senza mai porsi in una posizione di giudizio. Semplicemente descrive i vari aspetti della vita, le possibili situazioni che possono accadere. Seppur difficili e traumatiche, possono comunque nascondere aspetti positivi e di rinascita.

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