All’interno del variegato panorama del thriller italiano, in questi ultimi anni un posto importante spetta allo scrittore salernitano Antonio Lanzetta. “Delitto in riva al mare” è il suo nuovo romanzo, pubblicato a maggio 2023 dalla Newton Compton editori. Attraverso atmosfere gotiche e oscure verità, Lanzetta va oltre l’immagine solare e limpida che da sempre contraddistingue i romanzi ambientati nel Sud Italia, sorprendendo e catturando i lettori.
Di Antonio Lanzetta abbiamo recensito anche “Le colpe della notte“, “I figli del male” e “Il buio dentro“.
Trama
Il corpo di Elena giace riverso su una spiaggia di Salerno, barbaramente trucidato. Elena aveva solo diciannove anni, era una studentessa brillante e una sportiva promettente, con una solida famiglia alle spalle.
Matteo vive da circa dieci anni nel reparto psichiatrico di Santacroce. La sua infanzia è stata segnata da violenze e abusi. È solo al mondo, non conosce neppure il suo vero nome, teme la luce del sole e ha una forte passione per l’arte e i disegni. Non ha contatti con il mondo esterno, ma le vite dei due giovani si intrecciano la sera stessa del delitto, quando Matteo comincia a ritrarre il volto di Elena. E la sua morte.
“Sono nato nelle tenebre. Senza nome. I miei amici vivono in soffitta. Li sento sbattere forte le ali, i becchi si schiantano contro i muri, il tonfo dei corpi sul pavimento. C’è un uomo in piedi in un angolo, la pioggia gocciola dai suoi vestiti sul pavimento.”
Le indagini sul caso vengono affidate al commissario Massimo Trotta, affiancato dalla psicologa Lidia Basso. Cresciuti come fratelli, ognuno con i propri fantasmi del passato, ognuno con un approccio diverso alle tragedie del presente, collaboreranno insieme per giungere all’inaspettata conclusione. Lidia, in particolare, con professionalità ed empatia riuscirà a suo modo a penetrare nell’oscurità più profonda della mente umana, svelandone segreti mai confessati.
Recensione
Le ombre tormentano, inquietano. Possono rappresentare il bene o il male, possono nascere nelle menti sconvolte dalla follia, possono nascondersi nell’oscurità e colpire al momento più opportuno.
“Delitto in riva al mare” parte da un brutale omicidio, ma poi si trasforma in un viaggio pericoloso, tra drammi del passato e menti turbate.
L’approccio psicologico è senza dubbio l’arma vincente del romanzo. L’autore riesce a scandagliare la mente umana con abilità e perspicacia, al punto da avvolgere in una morsa anche la mente del lettore.
A tutto ciò contribuisce la narrazione a due voci. Attraverso gli eventi raccontati da Lidia e i pensieri tormentati di Matteo, riusciamo a distinguere le diverse sfumature della vicende, il mondo interiore ed esteriore di ogni personaggio.
“Osservo le ombre che risalgono dal pavimento buio e si tuffano contro la porta. Creature nere che battono i pugni sul metallo, che scoprono le zanne e grattano sui muri fino a scarnificarsi le dita. Sento l’eco di un grido disperato che si fa largo dentro di me e poi il terrore che mi strangola, che mi lascia senz’aria.”
Il romanzo è ambientato nel salernitano, ma non mancano atmosfere cupe, dal sapore gotico, con incursioni nel mondo paranormale. È diviso in brevi capitoli, scorrevoli e ricchi di suspense. La scrittura risulta lineare, incisiva e mai eccessiva, soprattutto nelle descrizioni.
Consigliato agli amanti del genere e a tutti coloro che cercano un brivido perturbante.