“Il Natale di Poirot” di Agatha Christie è la diciassettesima delle avventure che ha per protagonista il simpatico investigatore belga di nome Hercule Poirot.
Pubblicato per la prima volta nel 1938 tuttavia in Italia arriva un paio di anni dopo per Mondadori, vale a dire nel 1940.
Di Agatha Christie abbiamo recensito anche “Poirot non sbaglia“, “Miss Marple nei Caraibi“, “Lo specchio del morto“, “Gli elefanti hanno buona memoria“, “L’assassinio di Roger Ackroyd“ e “Sipario“.
Trama di Il Natale di Poirot
Siamo durante le feste di Natale, anzi per essere precisi la vicenda inizia il 22 dicembre, e siamo nella campagna inglese degli anni Trenta.
In questo periodo dell’anno le famiglie si riuniscono nella speranza che almeno in quel momento dell’anno i problemi restino un pò in disparte e ci rendano così tutti più buoni.
Ed è lo stesso che dovrebbe succedere in questo romanzo, però si tratta di un poliziesco ed evidentemente non sarà così e ci sarà tanto di morto.
Ricordo che, come al solito, essendo “un giallo” non svelerò il finale, ma racconterò quanto basta per farti venire voglia di leggerlo.
Ma ora basta divagare e torniamo alla trama!
Simeon Lee, un anziano e tiranno patriarca, organizza una riunione di famiglia per avere accanto a se dopo tanti anni figli e nipoti.
Ma il passo da una bella rimpatriata di famiglia a un omicidio è molto breve.
L’uomo, difatti, verrà trovato morto in una stanza chiusa dall’interno!
Chi è stato? L’assassino è uno della famiglia? Oppure è qualcuno venuto da fuori?
Tutti quanti sono sospettabili nessuno escluso!
Poirot, l’investigatore belga, si trova in zona per riposarsi.
Ma non si tira mai indietro se c’è da scoprire un assassino, per svelare il mistero e trovare il colpevole.
Recensione
Ti consiglio di leggere questo libro in quanto in questo romanzo la Christie più che in altri suoi libri gialli riesce a spiegare alla perfezione la psicologia di ognuno dei suoi personaggi.
Delinea con estrema attenzione sia i pregi sia i difetti di ognuno di loro, ma anche le debolezze e tormenti di ciascuno.
Il nucleo famigliare qui non è certamente descritto come quell’oasi di pace e serenità che vorremmo credere che fosse tanto più nel periodo di Natale!
Ecco un altro motivo per cui sono particolarmente “affezionata” a questo libro.
Non narra di un Natale perfetto, ma di uno controcorrente e fuori dagli schemi
Personalmente ritengo questo libro anche uno dei più teatrali della scrittrice inglese.
Ogni pagina è piena di pathos e suspense tanto è vero che spesso i capitoli si chiudono con scene di grande effetto.
E’ allo stesso tempo sia tradizionale sia innovativo nel suo genere.
Agatha Christie secondo me è proprio in questo libro che dà il meglio di sè.
Perchè riesce a esprimere con semplici parole la vera essenza del romanzo poliziesco.
Il lettore non si sente più solo lettore, ma parte della vicenda.
In una mia personalissima classifica questo romanzo vince il primo premio come miglior romanzo poliziesco di Natale in quanto è un mix perfetto tra Natale e assassinio.
E alla fine la soluzione del crimine sarà talmente geniale, ma allo stesso logica.
Magari anche tu come me dirai: “perchè non c’ho pensato prima?” Ovvio che fosse così!”.