“Sipario” di Agatha Christie è sia l’ultimo libro pubblicato dalla scrittrice britannica in vita, sia l’ultima avventura ad avere per protagonista l’investigatore belga Hercule Poirot.
E’ uscito, per la prima volta sia nel Regno Unito sia in Italia, nel 1975 seppur sia stato scritto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Di Agatha Christie abbiamo recensito anche “Poirot non sbaglia“, “Il Natale di Poirot“, “Miss Marple nei Caraibi“, “Lo specchio del morto“, “Gli elefanti hanno buona memoria“, “L’assassinio di Roger Ackroyd“.
Trama di Sipario
Dopo ben 55 anni l’investigatore belga Hercule Poirot, ormai anziano, torna a Styles Court.
Styles Court è il posto in cui l’investigatore aveva risolto il suo primo caso di omicidio.
La dimora ora però è diventata una pensione.
In questo luogo Poirot ha modo di ritrovare il capitano Hastings, suo vecchio amico e compagno di tante avventure, e gli racconta che tra gli ospiti c’è sicuramente un assassino.
A dimostrazione di ciò a Styles Court avviene un delitto.
Tutti sono sospettabili addirittura anche della figlia del capitano Hastings.
Tuttavia Poirot nonostante sia anziano e ammalato riuscirà a risolvere questo ultimo mistero e poi calerà il sipario sulle sue avventure che però resteranno memorabili come le sue “celluline grigie” ….
Recensione
Ti consiglio di leggere questo libro perchè è ricco di suspense ed è avvincente fino all’ultima pagina come tutti gli altri libri che l’hanno preceduto anzi forse pure di più.
Tuttavia il sapere che questo sarà l’ultimo romanzo con Poirot mette un pò di nostalgia e tristezza però tutto ha un inizio e una fine…
E poi, alla peggio, potresti rileggerli almeno una seconda volta come ho fatto io dato che i libri della Christie sono i miei preferiti in senso generale.
Alcune cose che forse non sai sulla Christie
In questo romanzo troviamo il capitano Hastings e l’ultima volta che l’avevamo visto era nel 1937 in “Due mesi dopo”.
E qui troverai una citazione di Joyce ( “La storia è un incubo da cui tento di svegliarmi) e un’altra dall’Otello di Shakespeare (“Oh, guardatevi dalla gelosia, mio signore. E’ un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre”.