“Notte e giorno” è uno dei primi romanzi di Virginia Woolf, di cui mi sono incuriosita perché ne ho seguito la preparazione e la pubblicazione nel primo volume dei Diari usciti per Bompiani nel 2022 e di cui abbiamo parlato qui. Di Virginia Woolf abbiamo parlato anche qui. Uscito nel 1919, è disponibile in italiano in molte edizioni tra cui quella Newton Compton; io l’ho ascoltato in inglese su Audible.
“Notte e giorno” è un misto fra “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen e “Come vi piace” di William Shakespeare. Nella carriera di Virginia Woolf è preceduto da “The Voyage Out”; per i lavori più famosi e di rottura come “Mrs Dalloway”, “Gita al faro” o “Una camera tutta per sé” occorre ancora qualche anno.
Trama di Notte e giorno
Lui che ama lei che forse sposa un altro oppure no; nel frattempo si accorge che l’altra prova interesse per lui e allora quasi quasi… Ma l’amore è vero o no? E dove lo mettiamo?
Sì, sto minimizzando. Ma grossomodo è questa la trama di “Notte e giorno”, un romanzo che mi ha incuriosito mentre ne leggevo sui diari perché in genere a scuola non lo si nomina neanche e ora ho capito perché.
“Adesso era consapevole della perdita che segue ogni rivelazione. ”
La trama è molto alla Jane Austen. Le protagoniste Katherine, Mary e Cassandra riflettono molto su quello che vogliono e come lo vogliono; combattono con le aspettative sociali e le proprie; si interrogano sul valore del matrimonio, se debba essere scisso o meno dall’amore. Di Jane Austen ritroviamo il velo di ironia, anche se più aggraziato, e la centratura su cosa voglia dire essere donne. Solo che ora siamo nel ventesimo secolo, sono gli anni delle suffragette, qualcosa sta cambiando. E le persone si possono chiamare al telefono.
Recensione
Bè, le recensioni sono soggettive. Non sono un’appassionata di Jane Austen, né di romance. Per la maggior parte del tempo si passa a discutere di matrimonio e di legami più o meno affettivi. Con allusioni più o meno forti ai luoghi comuni e ai preconcetti.
“Forse il matrimonio ti renderà più umana”
Tuttavia, ricorderò sempre questo romanzo come capace di farmi abbassare una barriera importante: la soggezione verso l’ascolto degli audiolibri in inglese. La chiarezza della lettura di Juliet Stevenson e la pulizia dello stile di Virginia Woolf mi hanno fatto sentire accolta e mi hanno incoraggiata. Certo, poi ci si è messa la trama a non farmi morire dalla voglia di finire, ma quando l’ho ripreso, a distanza di alcuni mesi (l’ho iniziato ad agosto e l’ho finito a febbraio), le otto ore rimanenti sono scivolate con facilità nel giro di pochi giorni.
“Cos’è che fa andare queste persone in una direzione piuttosto che in un’altra? Non è l’amore. Non è la ragione. Io penso che debba essere una qualche idea”
In “Notte e giorno” Virginia Woolf si conferma profonda osservatrice dell’animo umano. La sua protagonista è spesso silenziosa, parla attraverso gli sguardi o un gesto lieve.
Come dicevo prima, un pregio del libro è che alla sottile ironia di Jane Austen si aggiunge un velo di sensualità, che lascia intravvedere una dimensione femminile più profonda, letterariamente parlando.
