
“Luna rosso sangue” è l’ultimo thriller di Antonio Lanzetta, pubblicato a maggio 2024 da Newton Compton Editori.
Ambientato nella provincia italiana meridionale, più precisamente nel Cilento, ci mostra ancora una volta i volti indecifrabili del Male, sempre pronto a tornare a colpire, anche a distanza di anni, mimetizzandosi e confondendosi all’interno della società ordinaria.
Ringraziamo la Newton Compton Editori per la copia cartacea ricevuta in omaggio.
Di Antonio Lanzetta abbiamo recensito anche “Delitto in riva al mare“, “Le colpe della notte“, “I figli del male” e “Il buio dentro“.
Trama di Luna rosso sangue
Due morti sospette a distanza di anni (anzi tre). Due fratelli legati dallo spettro della morte. Destini intrecciati sullo sfondo dei paesaggi caldi del Cilento.
Pietro e Toni Casole hanno visto la morte negli occhi, hanno perso il padre nel più drammatico dei modi e il loro destino si è compiuto inesorabilmente, ponendoli ai margini della società e costringendoli a una continua lotta per la sopravvivenza.
“Io avevo quattordici anni e lui dieci quando incontrammo la Morte. Ci aspettava nella penombra dei boschi intorno a casa, come una vecchia amica. Quando ci vide arrivare, allargò le sue braccia scheletriche pronte ad accoglierci. Alzai lo sguardo e la sfidai. Lei aveva le iridi vuote di mio padre e il ghigno di chi è indifferente a tutto.
In realtà, l’uomo che sono oggi, ciò che sono diventato, lo devo tutto a Lei.”
Quando Luisa, la figlia dei loro più cari amici, scompare, la memoria li riporterà all’estate di trent’anni prima. Il ricordo della tragedia di Bianca ritorna nitido nelle menti dei due fratelli. Le indagini compiute nel passato si intrecciano con le scoperte recenti, affiorano sospetti e strane coincidenze che porteranno i due fratelli a investigare con più attenzione. Fino ad arrivare a comprendere che i cerchi passati e presenti devono necessariamente chiudersi per arrivare alla verità.
Recensione
I fantasmi del passato ritornano sempre. Si può far finta di andare avanti, di affrontare la vita a viso aperto, ma loro sono sempre lì, nei meandri più oscuri della mente, pronti a ricordarci che non tutto si è concluso, c’è ancora molto da risolvere. Lo sanno bene Pietro e Toni, che a distanza di trent’anni, si trovano a ripercorrere analoghe indagini, a incontrarsi e a scontrarsi ripetutamente con la morte. Comprendono così che un tragico destino lega Luisa e Bianca, che i fili sono molto più intrecciati di quanto potessero immaginare.
Andare oltre è nel loro destino. Oltre le regole, oltre il dolore, oltre le scelte che altri hanno compiuto al loro posto. Così iniziano, anzi riprendono un’indagine che ha radici lontane, che infrange talvolta la legalità, ma che deve essere portata a termine.
“Amore. Morte.
Sono cose così grandi che, quando te le trovi davanti, ti schiacciano. Vaste più del cielo, profonde più di qualsiasi mare. Ti colgono di sorpresa, ti spogliano di ogni maschera. Ti guardano dentro e ti costringono a specchiarti in loro. E tu sei lì, nudo e umiliato, che ti chiedi chi te l’ha fatto fare a diventare un pezzo di merda di tale portata.
Ma la risposta, in ogni caso è solo una.
Tu.”
L’azione narrativa procede a capitoli alterni tra presente e passato. L’uso dei tempi verbali aiuta il lettore a non confondersi, anche se i piani narrativi spesso si intersecano e si sovrappongono facilmente.
Il romanzo è diviso in cinquanta capitoli molto brevi con effetto ciliegia: uno tira l’altro ed è davvero difficile riuscire a interrompere la lettura! La suspense accompagna il lettore pagina dopo pagina, con semplicità, senza eccessi, con uno stile nitido e graffiante.
Tra misteri e magie, tra pagine scritte ed altre da completare, l’autore ci narra l’eterna lotta tra bene e male, tra luce e oscurità. Il tutto sullo sfondo di una terra spietata, ma ricca di fascino, che attrae e allontana, ma custodisce in sé segreti ancestrali, impossibili da ignorare.