“Carrie” – Stephen King


Voto: / 5

Il film “Carrie, lo sguardo di Satana” di Brian De Palma con Sissy Spacek nel ruolo della giovane protagonista, uscì nel 1976, appena due anni dopo il romanzo di King. E io lo vidi, per la prima volta, all’età di 10 anni, perché mia madre non è del tutto regolamentare, tuttavia superai la prova, non soffrii gli incubi che mi toccarono, invece, con altri film, ad esempio con Poltergeist. Dello stesso autore abbiamo recensito anche “Laurie“, “Pet Sematary“, “On writing“, “The Dome“, “Misery“, “Revival“, “Incubi e deliri” e “Joyland“.


Recensione Carrie di Stephen King

Non so perché ho dovuto aspettare altri trent’anni per leggere il primo lavoro ufficiale di King, ed arrivare all’età della ragione, abbondantemente della ragione. E farmi prendere dagli incubi, maledizione! Sì perché stanotte ho fatto un sognaccio in cui c’era anche Pennywise… non potete immaginare l’ansia. Mi era già successo con Pet Sematary, eppure Carrie non è il romanzo più horror del Re che abbia letto in vita mia, solo che il tema trattato è forte.

 

copertina romanzo horror carrieSappiamo che King ha un modo non proprio convenzionale di affrontare argomenti importanti nei suoi romanzi, e in Carrie si parla di bullismo al femminile, spesso il peggiore – come sottolinea lui stesso – perché subdolo, feroce e prolungato. Studi di psicologia recenti hanno dichiarato che nel romanzo di King vi sono tutte le fasi della persecuzione, che prende il nome di “bullismo”. La parte sorprendente è che, negli anni ‘70, queste fasi non erano ancora state teorizzate

Qui ha inizio, ufficialmente, il meraviglioso viaggio di King nell’universo femminile, che ci ha regalato, nel tempo, donne fantastiche.

Il Re ha un potere eccezionale: creare personaggi femminili forti e, spesso, terribilmente negativi, completamente folli, donne deviate e malate. Che finisci con l’amare alla follia.

Carrie White è una di queste: “Sappiamo che Carrie fu la vittima della mania religiosa di sua madre.”. Un’adolescente dotata di poteri telecinetici vessata, esclusa e bullizzata a causa della rigida educazione oscurantista impostale da Margaret. Ecco, quest’ultima è una figura che si può detestare senza rimorso.

 

“Oh Signore,” declamò la mamma con voce tonante, la testa gettata all’indietro, “aiuta questa peccatrice di fianco a me a scorgere il suo peccato. Mostrale che se fosse rimasta pura la Maledizione del Sangue non sarebbe mai ricaduta su di lei. Forse ha commesso il Peccato di Pensieri Lussuriosi. Forse ha commesso il Peccato di aver ascoltato il rock’n’roll alla radio. Forse è stata tentata dall’Anticristo. Mostrale che questa è la Tua mano benevola ma vendicativa, e che…”

 

La vendetta della protagonista sarà terribile, il riscatto di tutti gli scherzi e i soprusi che ha subito negli anni. Ci sono vittime che soccombono al bullismo e poi c’è lei. 

E c’è anche chi si pente dei propri atti vessatori, come Sue Snell, studentessa allo stesso liceo, che rappresenta il punto di vista del lettore, perché a chiunque può capitare di essere un persecutore, seppur occasionale, e rendersi conto del dolore procurato.

 

La prosa del Re, in questo suo primo lavoro, è sempre incisiva, ma piuttosto asciutta, la capacità descrittiva dei dettagli – che molti gli criticano, mal sopportandola – è in fase embrionale. Arriverà più tardi, e per quanto mi riguarda, è una fortuna che sia arrivata.

Una chicca: l’insegnante di inglese delle elementari di Carrie si chiamava Edwin King ?, Edwin è il secondo nome dello Zio Steve.

 

“Miele, stanotte brucio

Ti hanno imbrogliato sì, spesso umiliato ucciso

My dear, my dear!

Miele, ti porto il lampo

Miele dolce crespo e cattivo

Miele colpo di scena

Partiamo adesso o mai, bruciamo insieme dai

Let’s go, let’s go!

Miele, secondo round

Squisitamente pronto a colpire

Miele, così deluso

Esploderanno i cieli, più neri e più leggeri

Come on, come on!

Miele, mi affido a te

È un triste mondo senza demoni

Miele, succedi al trono

Inizia il gioco, vai, distruggi più che puoi

Good bye”

Miele, Estra – Alterazioni

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Chiara Carnio

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