“Italo” – Ernesto Ferrero


Voto: 5 stelle / 5

“Italo” è una nuova biografia di Italo Calvino che è stata pubblicata da Einaudi nel 2023 in occasione del centenario della sua nascita. Porta la firma di Ernesto Ferrero, che ha lavorato con Italo Calvino in Einaudi per vent’anni e ha diretto il Salone del libro di Torino dal 1998 al 2016.

Di Italo Calvino abbiamo recensito “Se una notte d’inverno un viaggiatore“, “Le città invisibili“, “Il barone rampante“, “Il cavaliere inesistente“, “Il sentiero dei nidi di ragno“, “Marcovaldo“, “Il visconte dimezzato“.

Trama di Italo

A partire da un veloce schizzo dei suoi genitori per finire alle sue ultime parole sul letto di morte, “Italo” dipinge il ritratto di un uomo ritroso e insieme sensibile. Emerge l’onestà intellettuale di un uomo che canta la “leggerezza” non come privazione bensì come arricchimento, e che mette la relazione umana su un piano molto alto.

Grazie a questa biografia possiamo intuire la complessità di un uomo disciplinato e intuitivo, rigoroso e svagato, portato via all’età di 62 anni da una “malformazione congenita al cervello, che avrebbe potuto spegnerlo anche vent’anni prima”.

Recensione

Ho trovato “Italo” di Ernesto Ferrero un libro prezioso. Questa è la prima biografia che leggo di Calvino e mi ha fornito esattamente quello di cui avevo bisogno: un quadro umano ed equilibrato dello scrittore, scandito dalle tappe principali della sua vita.

Ernesto Ferrero compie dei voli efficaci sulle opere più importanti dell’autore, dando peso più alle rispettive genesi e al loro significato per l’autore, che alle analisi critiche o letterarie.

“Tra le tante cose su cui maestro (Pavese, ndr) e allievo (Calvino, ndr) si trovavano d’accordo c’era il fatto che in letteratura essere sentimentali vuol dire essere deboli”

Conosciamo un Calvino difficile da avvicinare, appassionato e fugace nei primi amori, ma devoto alla sua vulcanica Chichita, che insieme alla figlia Giovanna ne ha tutelato e valorizzato il patrimonio letterario dopo la morte.

“ (…) l’amore è importante anche per l’equilibrio dell’intelligenza”

Ho apprezzato molto come Ernesto Ferrero non sia stato un biografo ingombrante. Dalla presentazione del libro temevo che la sua figura fosse più presente, invece si palesa pochissimo. Lascia la prima scena sempre a Calvino.

“Come amava dire, bisogna scrivere per un lettore che la sa più lunga di noi”

Consiglio questo libro a tutti quelli che sono incuriositi soprattutto dal profilo umano di Italo Calvino, perché a me è piaciuto tantissimo.

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