“Storie insolite della seconda guerra mondiale”- Domenico Vecchioni


Voto: 4 stelle / 5

A raccontarci venti appassionanti short stories sconosciute ci pensa Domenico Vecchioni, nel saggio “Storie insolite della seconda guerra mondiale”. In libreria dal 15 novembre 2024, è edito da Rusconi Libri. Ringraziamo l’autore per l’omaggio cartaceo.

Sono storie cadute nell’oblio o divulgate con eccessiva superficialità del più grande conflitto di sempre, 62 milioni i morti tra militari e civili. C’è infatti una Storia fatta di grandi personalità, guerre, conquiste, alleanze, quella interessata a un popolo, una nazione, un’area geografica. Al suo fianco vive parallela la microstoria, attenta all’esistenza di persone comuni che, troppo spesso, la storia l’hanno subita. Infine a margine c’è la ministoria che si occupa di aneddotica, quell’insieme di curiosità, episodi poco noti o inediti come l’etimologia greca suggerisce. A torto ritenuto secondario o addirittura frivolo, questo materiale svolge un ruolo importante per far uscire dal cono d’ombra le storie di tanti, invisibili e non. Amplia informazioni acquisite, solleva nuovi interrogativi, scava personalità complesse. Talvolta concorre a sfatare alcune leggende che circondano fatti e personaggi, perché l’aneddotica ha molto da dire sulle ramificazioni della Storia.

Di Domenico Vecchioni abbiamo recensito “Pablo Escobar. Vita, amori e morte del re della cocaina”, “Le dieci donne spia che hanno fatto la storia”, “Legione straniera. Storia, regole e personaggi”, “Suez. Il canale che ha cambiato la geografia del mondo”, “Lo sbarco in Normandia“, “Le spie del Duce”, “Mercenari”.

Trama di Storie insolite della seconda guerra mondiale

Attendono ancora verità e giustizia alcune tragedie minimizzate o fatte passare sotto silenzio dalle autorità che poco devono al caso.

Abbiamo il disastro di Balvano, una località del potentino. E’ stato teatro del più grande incidente ferroviario del nostro Paese che le forze alleate si affrettarono a censurare. Come il bombardamento di un piroscafo tedesco sovraffollato di detenuti alla vigilia della resa della Germania. Perché colpirlo? O l’affondamento di una nave britannica che aveva imbarcato il triplo dei passeggeri nella concitazione del fuggi fuggi per far evacuare le truppe inglesi dalla Francia.

Nelle sue “Memorie” Churchill dedica all’episodio poche e laconiche righe. Senza contare i costi umani superiori alle aspettative dell’operazione Tigre, prova generale dello sbarco in Normandia suggellata dal segreto militare e accordi di riservatezza con i superstiti. Il “fuoco amico” rischiò di far fuori il presidente americano Roosevelt durante una rischiosa traversata dell’Atlantico che ha dell’incredibile per la catena di incidenti, e di incompetenza, che la funestarono.

Di curiosità sulle spie ce n’è per tutti i gusti. Femmine inquiete e sensuali che nello spionaggio trovarono la loro dimensione esistenziale avida di avventure e libertà, di patriottismo meno. Una menzione speciale va a un fuoriclasse di intelligence, nome in codice Garbo in omaggio alle sue doti recitative, la spia che abbindolò i nazisti con la rete fittizia di una trentina di agenti interpretati da lui stesso. Invece tirava a campare organizzando sedute spiritiche per un pubblico di sempliciotti una medium degna di Woody Allen, misteriosamente al corrente di segreti militari. Ciarlatana, veggente o spia?

Piacerà ai romantici la relazione tra Eisenhower, comandante supremo delle forze alleate in Europa e la sua assistente. Lei si sacrificò in silenzio per l’uomo che amava, raro esempio di dedizione e intelligenza. A proposito di sentimentalismo, ricordate il malinconico Ashley che in “Via col vento” Rossella ama senza speranza? L’attore si trovava a bordo di un volo civile colpito da ben otto caccia bombardieri tedeschi. Difficile pensare a una casualità, a un errore umano o che il bersaglio fosse proprio lui a meno che… .

Tra i misteri custoditi negli archivi del Kgb fino alla caduta dell’Unione Sovietica, c’è quello della prima e unica portaerei tedesca nata sotto una cattiva stella. E’ destinata a non entrare mai in servizio, ma ad affondare sì. Una vicenda interessante che ci restituisce da un punto di vista anticonvenzionale un quadro delle rivalità intestine tra i fedelissimi di Hitler. Sconfina nel genere sci-fi il cosiddetto “esperimento di Philadelphia” con tre ospiti d’onore: alieni, invisibilità, teletrasporto. Resta un enigma la doppia morte in missione di Joe Kennedy Jr. e del mitico compositore Glenn Miller, perché la reticenza a investigare da parte delle autorità militari è stata ampiamente acclarata.

Non poteva mancare Adolf Hitler che vanta un’aneddotica straripante dove è difficile distinguere il falso dal vero. Scoprirete un “omarino” come dicono in Emilia che del maschio ariano ha ben poco e i maneggi politici dietro l’odissea del trafugamento del suo cadavere.

Vi siete mai chiesti perché i sovietici alimentassero il dubbio che non fosse morto? Il Führer svolge un ruolo ancora da decifrare nella missione di Rudolf Hess, uno dei massimi esponenti del regime nazista. Mentre Londra era in ginocchio sotto i bombardamenti tedeschi, volò solo soletto in Scozia a negoziare, forse, una pace separata con la perfida Albione. Chissà.

Domenico Vecchioni snocciola i numerosi interrogativi sollevati da questa impresa bislacca o semplicemente fallita che Hitler non poteva ignorare. Mossi da ragioni umanitarie e dall’avversione per la politica tedesca antisemita, tre diplomatici di alto profilo salvarono dalla deportazione migliaia di ebrei mettendo a repentaglio vita, carriera e onore. Un paradosso, dal momento che lottarono per l’onore dell’umanità.

Recensione

L’articolazione in sei parti (Segreti del Terzo Reich, Tragedie dimenticate, Spie atipiche, Storie insolite, Salvatori di ebrei che non ti aspetti, Morti inspiegate) invita a una lettura selettiva o a mantenere l’orientamento tra episodi molto diversi tra loro, seppur riconducibili alla stessa matrice. Intento dichiarato è:

  • Condividere con il lettore gli stessi sentimenti di curiosità e interesse provati dall’autore nello scoprire o riscoprire le storie qui rievocate.

L’approccio divulgativo, ma storicamente rigoroso fa di “Storie insolite della seconda guerra mondiale” di Domenico Vecchioni una lettura appassionante e istruttiva che ci sentiamo di consigliare.

L’autore

Dopo la laurea in Scienze Politiche e una carriera diplomatica di alto profilo (ha ricoperto l’incarico di Ambasciatore d’Italia a Cuba), Domenico Vecchioni collabora con riviste di politica internazionale, storia, intelligence, con “BBC History/Italia”. Aggiungiamo più di una trentina di pubblicazioni tra saggi, monografie e biografie di personaggi straordinari del XX secolo, che nel bene o nel male hanno fatto la storia. Dopo I misteri della storia (2021), Suez (2023) I più grandi tradimenti della storia (2024), Storie insolite della seconda guerra mondiale (2024) segna una nuova collaborazione con Rusconi Libri Editore.

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